Attività economiche multi milionarie trasferite presso società fittizie in Olanda e Lussemburgo per usufruire di trattamenti fiscali privilegiati. Questo il meccanismo elusivo svelato dalla Direzione torinese dell’Agenzia delle entrate, che ha recuperato circa 21 milioni di euro, fra imposte, sanzioni e interessi.
Al termine delle operazioni di contraddittorio, infatti, il gruppo societario coinvolto nelle indagini ha siglato l’adesione all’accertamento dell’Agenzia e sta provvedendo al pagamento rateizzato delle somme dovute. In concreto, erano state attribuite loro le proprietà dei marchi e la cessione dei diritti di proprietà intellettuale del gruppo ai diversi licenziatari.
Di conseguenza, sulla carta ne amministravano i contratti e ne gestivano i relativi flussi economici, con i cospicui proventi delle royalties e le plusvalenze generate dalla cessione di alcuni marchi.